Domande frequenti

Che cos’è la Naturopatia?

La parola Naturopatia deriva dal latino “natura” e dal greco “pathos”, ovvero sofferenza, quindi può essere considerata come l’uso di approcci innati o naturali per contrastare la sofferenza. Un “approccio naturale”, tuttavia, non significa semplicemente sostituire i farmaci moderni con erbe e integratori per alleviare i sintomi e curare le malattie, ma piuttosto lavorare per migliorare la salute di un individuo cercando di individuare e risolvere le cause di fondo al fine di ripristinare la capacità di autoregolazione dell’organismo. Si punta non sui prodotti naturali, ma sui processi naturali: si considerano i sintomi come messaggeri che ci informano su cause di fondo che necessitano di attenzione.

I naturopati sono medici?

In Italia i naturopati non sono medici e non fanno parte del sistema sanitario, a meno che non abbiano seguito una formazione medica ufficiale, in tal caso possono essere entrambi. Il trattamento delle malattie è riservato ai medici, per cui i naturopati si occupano di aiutare le persone a migliorare la propria salute attraverso la ricerca delle cause e l’educazione generale a uno stile di vita sano.

Se i naturopati non curano le malattie, cosa fanno?

Uno stato di buona salute non è definito solo dall’assenza di malattie, ma anche dalla capacità di essere in buona forma fisica e mentale, di mantenere rapporti ottimali con le persone intorno a noi e con l’ambiente che ci circonda, e di sfruttare al meglio i nostri talenti innati sia per noi stessi che per il bene comune. Quando la salute si deteriora, finisce per sfociare in una malattia conclamata e a questo punto è giusto rivolgersi a un medico, ma prima di arrivare a questo stadio finale, possiamo fare molto per rallentare o invertire la tendenza. Il ruolo del naturopata è quello di valutare lo stato di salute di una persona, lavorando insieme al cliente per scoprire le cause di fondo ed educarlo a uno stile di vita generalmente sano, oltre ad aiutarlo a trasformare i disturbi della salute in opportunità di crescita personale.

Che tipo di trattamenti suggeriscono i naturopati?

I naturopati possono dare suggerimenti sul sonno, sull’attività fisica, sull’alimentazione, sui ritmi circadiani, sulla gestione dello stress e su altri cambiamenti dello stile di vita, nonché su esercizi mirati a lavorare sugli aspetti comportamentali e relazionali. Inoltre, potrebbero suggerire l’uso di erbe, integratori, rimedi floreali e oli essenziali, nonché trattamenti come l’aromaterapia, la riflessologia e altre tecniche di massaggio volte a sostenere l’organismo nel cambiamento e a portare consapevolezza alle cause profonde. Questi approcci sono spesso guidati da antiche tradizioni come la Medicina Tradizionale Cinese o la teoria Ayurvedica, con l’obiettivo di aumentare la capacità di autoregolazione e guarigione del proprio corpo.

Quando è opportuno rivolgersi a un naturopata?

Una visita naturopatica è utile a tutti coloro che desiderano migliorare la propria salute e comprendere se stessi a un livello più profondo; per questo motivo i naturopati sono in grado di fornire consigli personalizzati su un’ampia gamma di questioni comportamentali e di stile di vita, con l’obiettivo di mettere i propri clienti in condizione di raggiungere un migliore stato di salute. I naturopati non si occupano però di malattie o disturbi psicologici, che devono essere seguiti rispettivamente da un medico o da uno psicologo/psicoterapeuta. Per quanto riguarda la nutrizione, i naturopati si limitano a dare consigli generici. Per diete e profili nutrizionali specifici è necessario rivolgersi a un nutrizionista.

Come è regolamentata la naturopatia in Italia?

In Italia, la professione di naturopata è una libera professione non regolamentata da un ordine o da un albo professionale. Esiste però un quadro normativo da seguire per chi sceglie di aderire, entrato in vigore nel 2013 con l’introduzione della “legge 4/2013”. Questa legge non riguarda direttamente la naturopatia, ma regola tutte le professioni che non hanno un albo professionale o un’abilitazione statale, e prevede che ogni professione abbia la possibilità di definirsi utilizzando le norme stabilite dall’UNI (ente di normazione italiano), che nel caso della naturopatia fa riferimento alla norma UNI 11491. Si tratta di una norma facoltativa, ma che garantisce che il naturopata certificato abbia scelto di formarsi presso una scuola che aderisce alla norma e di passare attraverso una certificazione indipendente con aggiornamento professionale continuo. L’istituto EU.NA.M presso il quale ho svolto la mia formazione naturopatica aderisce a tale norma e insieme ad altri partner si impegna per la valorizzazione e il riconoscimento della figura professionale del naturopata.